5 Novembre..

9 11 2008

..e oggi dal suo giacilio, in camera sua, in quella di un albergo o di un ospedale, oppure da sotto un ponte, si alza, se ha dormito, magari ha lavorato e sta tornando a casa solo ora, un uomo diverso.

Quello che si stiracchia, stanco o riposato, con gli occhi, comunque sia, impastati dal sonno, a parte l’apparenza, e’ un uomo consapevole; e, finalmente, davanti allo specchio, consapevole della propria consapevolezza.

Quello di oggi, e’ coraggioso, o quanto meno non e’ mai stato tanto certo di esserlo, benedice di esistere, perche’ e’ per giorni come questi che vale la pena essere venuti (e rimasti) al mondo; e’ certo di essere entrato nella storia. E’ un uomo piu’ forte.

Scopre di essere tornato un sognatore, capace di credere nell’impossibile, nelle illusioni, di aver abbandonato il cinismo e il pessimismo, di sapersi abbandonare alla speranza, per disperazione.

E’ con la testa tra le nuvole, oggi, e ama di piu’. Vive un mondo migliore, nuovo; e’ piu’ simile ai suoi simili, e oggi li sente particolarmente tali.

E’ incoscente, non pensa a domani, oggi c’e’ solo oggi, e soprattutto non e’ piu’ ieri, finalmente. E’ tronfio di se perche’ i libri parleranno di lui come si parla oggi dell’uomo rinascimentale, il medioevo e’ finito.

“…And they lived happily ever after…” il male si e’ estinto, l’orco e’ stato battuto, il mondo strabuzza gli occhi alla luce. E non importa che il mostro fosse proprio lui, quest’uomo; che fosse la sua mente, e quella di tutti i suoi simili, che allora non erano per nulla simili, ad aver non solo generato ma anche portato in alto, e fatto rimanere al loro posto, mostri.

Fa nulla, quest’uomo e’ anche piu’ napoletano, “chi ha avuto, ha avuto; e chi ha dato, ha dato”, punto.

“…And they lived happily ever after…” perche’ oggi si puo’ essere anche Hollywoodiani, oggi e’ vero cio’ che qualche anno fa era azzardata finzione. E’ quindi condizionato? influenzato? malato questo giorno? no signori, oggi e’, solo perche la comunita’, la comunita’ tutta, ha voluto che fosse! La comunita’ tutta! Tv, cinema, mondo dello spettacolo, e tutto il vicinato. Tutta!

Quindi, non importa del come, ne del perche’, l’importante e’ che la lavagna sia bianca, perche’ il nostro protagonista oggi e’ anche sincero, e si confessa un po’ calcolatore, i mostri non piacciono piu’, il loro fascino iniziale e’ andato sbiadendo, tramutandosi infine in nausea e disprezzo. Conviene, e’ convenuto, e converra’ cambiare, poiche’ quest’uomo, quest’oggi, vuole piu’ soldi in tasca. Vuole, giustamente, piu’ per se, che per altri; del resto degli altri si sono occupati i mostri, e abbondantemente, direi.

Da oggi il nostro amico sara’ meno globalizzato, e piu’ country, da un po’ di tempo a questa parte infatti ha capito che chi si fa i cazzi suoi campa cent’anni; e l’uomo si meraviglia che non sia diventato uno slogan, elettorale magari, scritto su milioni di cartelli.

(non c’erano vero?)

Nell’i-pod oggi carichera’ un po’ meno heavy metal, e mettera’ un po’ piu’ beatles, al bar berra’ il caffe’ salutando con un sorriso il suo vicino, lavorare e studiare sara’ meno pesante, e la pioggia insomma non bagnera’ poi cosi’ tanto, dai.

Ora doccia, barba, e profumo,  bisogna essere belli oggi, perche’ oggi e’ un bel giorno, adeguiamoci, oggi e’ la svolta, oggi e’ storia, e da questo punto in poi’ tutto andra’ meglio, il futuro ci sorride, e i mostri son stati sostituiti da sogni.

“…And they lived happily ever after…”

Poi domani ci si svegliera’.

Good Morning America.
Alexander.


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